Con l'adozione dei nuovi orientamenti relativi alle norme UE che disciplinano il commercio dell'avorio, la Commissione europea compie un ulteriore passo verso il divieto delle esportazioni di avorio grezzo antico, che entrerà in vigore a partire dal 1º luglio.
La decisione di oggi, prevista dal piano d'azione dell'UE contro il traffico di specie selvatiche, contribuirà a impedire che il commercio legale di avorio alimenti il traffico internazionale, che è aumentato in modo significativo nell'ultimo decennio.
La Commissione europea concederà inoltre nuovi aiuti finanziari, pari a 2,25 milioni di EUR, al Segretariato della convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES) per sostenere l'attuazione delle decisioni in materia di commercio internazionale di specie selvatiche concordate in occasione della Conferenza delle Parti della CITES dell'ottobre 2016.
Il commissario per l'Ambiente, gli affari marittimi e la pesca, Karmenu Vella, ha dichiarato: "La lotta contro il traffico internazionale di avorio è una battaglia che non possiamo permetterci di perdere. Mettendo fine all'esportazione delle zanne e di altri prodotti di avorio grezzo ci mostriamo all'altezza delle nostre responsabilità e onoriamo il successivo impegno previsto dal piano d'azione contro il traffico illegale delle specie selvatiche. Il nostro sostegno finanziario ai paesi in via di sviluppo ne rafforzerà la capacità di attuare la convenzione CITES, un passo essenziale per fare progressi nella lotta contro il bracconaggio e a favore del commercio sostenibile di specie selvatiche."
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