La Commissione oggi traccia la via da seguire per realizzare un'autentica ed efficace Unione della sicurezza sulla base dell'Agenda europea sulla sicurezza presentata il 28 aprile 2015. Sebbene i primi responsabili in materia di sicurezza siano gli Stati membri, le minacce transnazionali come il terrorismo non possono essere affrontate efficacemente senza un approccio europeo comune. Si stanno sviluppando gli strumenti, l'infrastruttura e il contesto necessari a livello europeo affinché le autorità nazionali possano collaborare efficacemente per affrontare questa sfida comune. Ma il pieno valore aggiunto di un'Unione della sicurezza dipende in modo decisivo da come tale sistema è utilizzato per colmare le lacune operative e ovviare alle carenze in materia di scambio di informazioni. Ciò richiede un cambiamento di passo, a livello di Stati membri e di autorità di contrasto nazionali, in stretta collaborazione con le agenzie dell'UE.
Frans Timmermans, primo Vicepresidente della Commissione, ha dichiarato: "Il terrorismo non conosce frontiere. Le autorità nazionali sono responsabili della sicurezza interna, ma devono essere in grado di collaborare efficacemente per prevenire il terrorismo e rintracciare gli autori di atti terroristici. L'UE può e deve fornire il contesto e gli strumenti necessari, ma a fare la differenza sarà la capacità degli Stati membri di farne un uso efficiente. Le autorità di contrasto di tutti gli Stati membri dovrebbero pensare e agire a livello europeo, perché la sicurezza interna è una responsabilità condivisa."
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