Attuazione del sistema europeo comune di asilo: la Commissione porta avanti 8 procedimenti di infrazione

La Commissione europea ha adottato oggi 8 decisioni su procedimenti di infrazione per mancato recepimento e attuazione completi del sistema europeo comune di asilo. Le decisioni riguardano Grecia, Croazia, Italia, Malta Ungheria (cfr. IP/15/6228). Le misure odierne fanno seguito alle 40 decisioni adottate il 23 settembre 2015, in aggiunta ai 34 casi pendenti, su violazioni potenziali o effettive della normativa dell'UE in materia di asilo. La Commissione continuerà a portare avanti le procedure di infrazione in modo rapido ed efficace per garantire la piena conformità alla normativa dell'Unione in questo settore.

La Commissione esorta oggi la Grecia, la Croazia e l'Italia ad attuare correttamente il regolamento Eurodac (regolamento (UE) n. 603/2013) che dispone l'effettivo rilevamento delle impronte digitali dei richiedenti asilo e la trasmissione dei dati al sistema centrale dell'Eurodac entro 72 ore. L'efficace attuazione del regolamento Eurodac è essenziale per il funzionamento del sistema Dublino e dei meccanismi di ricollocazione dell'UE. Ad ottobre la Commissione europea ha inviato lettere amministrative a Grecia, Croazia e Italia, che a distanza di due mesi non hanno reagito in modo efficace. La Commissione europea ha pertanto deciso oggi di inviare a tali paesi lettere di costituzione in mora (il primo passo di una procedura di infrazione).

LaCommissione esorta inoltre la Grecia e Malta a comunicare le misure nazionali adottate per recepire pienamente la direttiva procedure (direttiva 2013/32/UE), che stabilisce procedure comuni per il riconoscimento e la revoca dello status di protezione internazionale, e la direttiva accoglienza (direttiva 2013/33/UE), che riguarda l'accesso dei richiedenti asilo alle condizioni di accoglienza in attesa che la loro domanda sia esaminata. La Grecia e Malta non hanno comunicato le misure di attuazione necessarie. Il 23 settembre 2015 sono state inviate lettere di costituzione in mora alla Grecia, a Malta e ad altri 16 Stati membri per quanto riguarda la direttiva procedure. Lo stesso giorno sono state inviate lettere di costituzione in mora alla Grecia, a Malta e ad altri 17 Stati membri per quanto riguarda la direttiva accoglienza. Malgrado tali lettere, la Grecia e Malta non hanno ancora comunicato le misure nazionali di recepimento. La Commissione pertanto ha deciso oggi di inviare ad entrambi i paesi pareri motivati su entrambe le direttive.
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