a Commissione europea ha pubblicato oggi una relazione sullo sviluppo della situazione del mercato lattiero-caseario e sul funzionamento del «pacchetto latte» 2012, che descrive il quadro piuttosto positivo del mercato lattiero-caseario, fa il punto sull’attuazione delle disposizioni e delle possibilità del «pacchetto latte» ed illustra altre considerazioni in vista della fine del sistema delle quote nel 2015.
Il cosiddetto «pacchetto latte», adottato in codecisione nel 2012, mira a rafforzare la posizione dei produttori lattiero-caseari nella filiera lattiero-casearia e a preparare il settore ad un futuro più sostenibile e orientato verso il mercato, cercando in particolare di trarre insegnamento dalla crisi del mercato lattiero-caseario del 2009. Gli Stati membri hanno la possibilità di rendere obbligatori i contratti scritti tra le aziende di produzione e le aziende di trasformazione del latte. Gli allevatori possono negoziare collettivamente le condizioni contrattuali, compreso il prezzo del latte crudo, attraverso le organizzazioni di produttori. Alcune norme specifiche dell’UE sulle organizzazioni interprofessionali consentono agli attori della filiera lattiero-casearia di dialogare e svolgere una serie di attività, e gli Stati membri sono autorizzati, a determinate condizioni, ad applicare norme per regolamentare la fornitura di formaggi DOP e IGP.
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