In anticipo rispetto alla giornata internazionale della donna (l'8 marzo), la Commissione europea ha adottato oggi una raccomandazione che invita gli Stati membri a migliorare la trasparenza retributiva di uomini e donne, nell'intento di colmare il divario di genere in questo campo. Il differenziale retributivo, ossia la differenza media tra la retribuzione oraria di uomini e donne nell'intera economia, è rimasto quasi immutato negli ultimi anni ed è fermo al 16,4% in tutta l'Unione europea (IP/14/190). Una maggiore trasparenza salariale contribuisce sensibilmente a combattere il divario, nella misura in cui può rivelare pregiudizi e discriminazioni di genere nelle strutture retributive all'interno di un'organizzazione, e consente quindi a dipendenti, datori di lavoro e parti sociali di intervenire adeguatamente per assicurare l'attuazione del principio della parità retributiva. La Commissione raccomanda agli Stati membri di aumentare la trasparenza attraverso una gamma di misure: diritto dei lavoratori di accedere alle informazioni salariali, relazioni aziendali, audit salariali nelle grandi imprese, parità retributiva in sede di contrattazione collettiva. Gli Stati membri sono invitati a riferire alla Commissione entro il 2015 sulle misure adottate per attuare le raccomandazioni.