La relazione del 2018 sull'adeguatezza delle pensioni, pubblicata in data odierna, analizza le modalità secondo cui le pensioni attuali e future contribuiscono a prevenire la povertà in età avanzata e a mantenere costante il reddito percepito da uomini e donne per tutta la durata del pensionamento.
Essa evidenzia che, sebbene gli Stati membri prestino sempre maggiore attenzione, nell'ambito delle loro riforme, a pensioni adeguate e sostenibili, in futuro sarà necessario adottare ulteriori misure.
Marianne Thyssen, Commissaria responsabile per l'Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, ha dichiarato: "Ogni persona in pensione ha diritto a vivere dignitosamente. Questo è un principio fondamentale del pilastro europeo dei diritti sociali. Pensioni adeguate sono essenziali per prevenire la povertà e l'esclusione sociale fra le persone anziane in Europa, in particolare le donne. Dobbiamo inoltre garantire che le persone che svolgono lavori atipici o i lavoratori autonomi non siano esclusi. La nostra priorità deve consistere nel proseguire le riforme in corso che promuovono pensioni adeguate per tutti."
Attualmente i cittadini europei anziani a rischio di povertà o di esclusione sociale sono 1,9 milioni in meno rispetto a dieci anni fa, mentre il numero di lavoratori anziani occupati è aumentato di 4,1 milioni nei soli ultimi tre anni. Nonostante questi miglioramenti nella situazione dei pensionati europei, non è il momento di autocompiacersi. Secondo quanto indicato nella relazione, attualmente nell'UE circa 17,3 milioni di persone in età avanzata (superiore ai 65 anni), vale a dire il 18,2%, continuano ad essere a rischio di povertà o di esclusione sociale. Tale cifra è rimasta pressoché invariata dal 2013. Persistono inoltre differenze notevoli tra i vari paesi e tra i gruppi di popolazione. Per citare un esempio, le pensioni percepite dalle donne sono ancora del 37% inferiori a quelle degli uomini a causa di retribuzioni più basse e di una vita lavorativa più breve, dovuta alla loro responsabilità di assistenza. Analogamente, le persone impiegate in forme di occupazione atipiche o i lavoratori autonomi incontrano spesso condizioni meno favorevoli di accesso e costituzione dei diritti a pensione rispetto a quelle occupate in forme di lavoro standard. Il rischio di povertà e di esclusione sociale tra gli anziani aumenta inoltre con l'età. Oltre la metà di tutte le persone anziane a rischio di povertà o di esclusione sociale nell'UE ha un'età superiore a 75 anni. Ciò è dovuto al fatto che, mentre con l'età le esigenze aumentano, durante il pensionamento il valore delle pensioni diminuisce.