In vista del Consiglio europeo di dicembre, la Commissione e l'Alto rappresentante illustrano oggi quanto resta ancora da fare per consolidare i risultati positivi conseguiti in questi ultimi anni.
A fronte di un calo del 63% del numero totale degli attraversamenti irregolari lungo le principali rotte migratorie nel 2017, gli sforzi collettivi volti a proteggere le frontiere esterne dell'UE, cooperare con i paesi partner per affrontare le cause profonde della migrazione irregolare, migliorare la protezione dei migranti e vincere la lotta contro i trafficanti stanno portando a risultati concreti. Guardando al futuro e preso atto della stretta interconnessione tra gli impegni esterni ed interni sulla migrazione, la Commissione e l'Alto rappresentante chiedono ulteriori azioni concertate da parte dell'UE, degli Stati membri e dei paesi partner per progredire parallelamente e mantenere l'intensità degli sforzi dell'UE su tutti i fronti e, in tal modo, gestire meglio, insieme, la migrazione.
Frans Timmermans, primo Vicepresidente della Commissione, ha dichiarato: "Dal 2015 abbiamo compiuto progressi concreti grazie alla nostra collaborazione nel gestire meglio la migrazione in modo globale. Tuttavia, non siamo ancora arrivati alla meta e il problema è destinato a restare con noi per altro tempo. Dobbiamo perciò proseguire le nostre iniziative globali e congiunte con ancor più energia e determinazione, al fine di consolidare i risultati ottenuti e dare piena attuazione all'agenda europea sulla migrazione. La migrazione continua ad essere la principale preoccupazione dei nostri cittadini e dovrebbe anche restare la nostra priorità assoluta."
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