La Commissione raccomanda al Consiglio di avviare negoziati con gli Stati Uniti al fine di risolvere una controversia di lunga data nell'ambito dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) relativa all'esportazione di carni bovine provenienti dagli Stati Uniti.
La Commissione ha deciso oggi di chiedere un mandato al Consiglio per discutere con gli Stati Uniti il riesame del funzionamento di un contingente esistente per l'importazione nell'Unione europea di carni bovine prive di ormoni.
La Commissione europea è impegnata a rispettare la lettera e lo spirito della dichiarazione congiunta sottoscritta il 25 luglio dai presidenti Juncker e Trump mirante ad aprire una nuova fase nelle relazioni commerciali tra l'Unione europea e gli Stati Uniti. Oltre ad attuare gli elementi specifici identificati nella dichiarazione congiunta, le due parti dovrebbero anche impegnarsi a lavorare sulle questioni commerciali in sospeso.
Il Commissario per l'Agricoltura Phil Hogan ha dichiarato: “Con la richiesta di questo mandato al Consiglio la Commissione tiene fede a un impegno assunto all'inizio di quest'anno per cercare di rispondere ad alcune preoccupazioni espresse dagli Stati Uniti sul funzionamento del contingente con una soluzione reciprocamente soddisfacente e pienamente in linea con le norme dell'OMC. Così facendo, si contribuisce inoltre a ridurre le tensioni tra le due sponde dell'Atlantico, in linea con l'accordo raggiunto dal Presidente Juncker nel mese di luglio. Nel momento in cui la proposta viene trasmessa al Consiglio desidero rassicurare i produttori europei sul fatto che il contingente di carni bovine esistente nel quadro del protocollo d'intesa rimarrà esattamente allo stesso livello. Desidero inoltre rassicurare i nostri consumatori sul fatto che detto contingente continuerà a coprire solo prodotti conformi alle rigorose norme sanitarie e di sicurezza alimentare previste dall'Europa, in questo caso solo carni bovine provenienti da animali non trattati con ormoni.”
Nella sua proposta al Consiglio, la Commissione suggerisce di destinare agli Stati Uniti una parte dell'attuale contingente, altresì disponibile per gli esportatori di altri paesi.
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