Ritorno a Schengen: la Commissione compie ulteriori passi verso l’eliminazione dei controlli alle frontiere interne
La Commissione ha proposto oggi una raccomandazione, che sarà oggetto di una decisione del Consiglio, sulla proroga di controlli proporzionati a determinate frontiere interne Schengen, ovvero quelle di Germania, Austria, Svezia, Danimarca e Norvegia, per un periodo massimo di sei mesi. Questi paesi hanno già introdotto misure nazionali per affrontare la minaccia all’ordine pubblico e alla sicurezza interna causata dai movimenti secondari dei migranti irregolari. Il progetto di raccomandazione odierno propone di prorogare tali misure, conformemente al codice frontiere Schengen. Malgrado i progressi significativi compiuti dalla Grecia, infatti, non è stato possibile porre rimedio in modo adeguato e completo entro il termine di tre mesi a tutte le carenze gravi identificate.
Il primo Vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato: “Le autorità greche hanno compiuto sforzi considerevoli e i progressi sul campo sono reali. Inoltre, l’accordo UE-Turchia ha ridotto drasticamente gli arrivi in Grecia. La nostra frontiera esterna resta tuttavia sottoposta a una forte pressione migratoria, e moltissimi migranti sono ancora in Grecia. Per questi motivi, fino a quando non si porrà rimedio alle gravi carenze nella gestione delle frontiere, alcune misure di controllo alle frontiere interne vanno mantenute. Abbiamo una tabella di marcia chiara per il ritorno a un funzionamento normale dello spazio Schengen entro la fine dell’anno, e dobbiamo arrivarci in modo ordinato. Salviamo Schengen se applichiamo Schengen.”