La Commissione ha adottato in data odierna la quattordicesima relazione sui progressi compiuti in materia di ricollocazione dei richiedenti asilo all'interno dell'UE e di reinsediamento dei rifugiati provenienti da paesi terzi.
Il livello record di ricollocazioni registrato a giugno (oltre 2 000 persone rilocalizzate dalla Grecia e quasi 1 000 dall'Italia) e il fatto che la quasi totalità degli Stati membri abbia assunto impegni e proceda a regolari ricollocazioni fanno sperare che entro settembre sarà possibile ricollocare tutte le persone ammissibili. Tuttavia, sono necessari maggiori sforzi per accelerare i trasferimenti dall'Italia, soprattutto alla luce dell'attuale situazione nel Mediterraneo centrale. Nel frattempo si continuano a registrare buoni progressi in materia di reinsediamento e la Commissione ha lanciato un nuovo sistema di impegni per il reinsediamento delle persone più vulnerabili da Libia, Egitto, Niger, Etiopia e Sudan, in parallelo ai reinsediamenti dalla Turchia.
Dimitris Avramopoulos, Commissario UE responsabile per la Migrazione, ha dichiarato: "I risultati conseguiti finora dimostrano chiaramente che, se esiste la volontà politica, il sistema di ricollocazione funziona. Ora c'è bisogno di un ultimo sforzo per realizzare il nostro comune obiettivo di ricollocare entro settembre la maggior parte di tutti i richiedenti asilo ammissibili presenti sul territorio greco e italiano. L'Italia in particolare è soggetta a enormi pressioni, per cui esorto tutti gli Stati membri a intensificare gli sforzi di ricollocazione da questo paese. L'UE non lascerà soli i paesi con una frontiera esterna e la Commissione continuerà ad assicurare il rispetto degli obblighi giuridici assunti in materia di ricollocazione da parte di tutti gli Stati membri."