La Commissione europea ha definito oggi una serie di principi comuni non vincolanti relativi ai meccanismi di ricorso collettivo negli Stati membri, per permettere a cittadini e imprese di far valere i diritti loro conferiti dal diritto dell'Unione in caso di violazione. Obiettivo della raccomandazione è garantire un approccio orizzontale coerente ai ricorsi collettivi nell'Unione europea, senza voler armonizzare gli ordinamenti degli Stati membri. I meccanismi di ricorso nazionali dovrebbero essere accessibili in vari settori in cui il diritto dell'Unione conferisce diritti ai cittadini e alle imprese, in particolare nel campo della protezione dei consumatori, della concorrenza, della tutela dell'ambiente e dei servizi finanziari. Nel raccomandare agli Stati membri di istituire dei sistemi nazionali di ricorso collettivo la Commissione vuole migliorare l'accesso alla giustizia, instaurando al contempo le opportune garanzie processuali per evitare abusi del contenzioso. La raccomandazione integra la proposta di direttiva sulle azioni di risarcimento del danno per la violazione di norme antitrust, destinata ad agevolare il risarcimento delle parti lese attraverso le azioni in giudizio disponibili negli Stati membri (si vedano IP/13/525 e MEMO/13/531). Se da un lato la raccomandazione invita gli Stati membri a dotarsi di meccanismi di ricorso collettivo, dall'altro la proposta di direttiva lascia alla discrezione degli Stati membri la decisione di introdurre eventuali azioni di ricorso collettivo nell'ambito dell'applicazione delle norme di concorrenza ad iniziativa dei privati.La Commissione europea ha definito oggi una serie di principi comuni non vincolanti relativi ai meccanismi di ricorso collettivo negli Stati membri, per permettere a cittadini e imprese di far valere i diritti loro conferiti dal diritto dell'Unione in caso di violazione. Obiettivo della raccomandazione è garantire un approccio orizzontale coerente ai ricorsi collettivi nell'Unione europea, senza voler armonizzare gli ordinamenti degli Stati membri. I meccanismi di ricorso nazionali dovrebbero essere accessibili in vari settori in cui il diritto dell'Unione conferisce diritti ai cittadini e alle imprese, in particolare nel campo della protezione dei consumatori, della concorrenza, della tutela dell'ambiente e dei servizi finanziari. Nel raccomandare agli Stati membri di istituire dei sistemi nazionali di ricorso collettivo la Commissione vuole migliorare l'accesso alla giustizia, instaurando al contempo le opportune garanzie processuali per evitare abusi del contenzioso. La raccomandazione integra la proposta di direttiva sulle azioni di risarcimento del danno per la violazione di norme antitrust, destinata ad agevolare il risarcimento delle parti lese attraverso le azioni in giudizio disponibili negli Stati membri (si vedano IP/13/525 e MEMO/13/531). Se da un lato la raccomandazione invita gli Stati membri a dotarsi di meccanismi di ricorso collettivo, dall'altro la proposta di direttiva lascia alla discrezione degli Stati membri la decisione di introdurre eventuali azioni di ricorso collettivo nell'ambito dell'applicazione delle norme di concorrenza ad iniziativa dei privati.