I soldi non fanno la felicità. Vero, ma garantiscono l'indipendenza finanziaria e la possibilità di decidere autonomamente del proprio futuro. Non ci sono ragioni per privare le donne delle appropriate risorse economiche. Alle donne sono destinati ancora stipendi e pensioni più basse di dei loro colleghi. Ecco perché il Parlamento Ue ha deciso di dedicare la giornata mondiale delle donne di quest’anno all’emancipazione economica femminile.
La giornata mondiale della donna nel Parlamento Ue
Nonostante i progressi compiuti e quelli in corso, non è ancora possibile affermare che uomini e donne siano sullo stesso piano. Alle donne sono destinati ancora e in maggioranza posti di lavoro meno qualificati e i loro stipendi a parità di occupazione restano inferiori a quelli dei loro colleghi maschi. La situazione peggiora per le donne vittime di violenza o che mancano del giusto livello di istruzione. In occasione della giornata mondiale della donna di quest’anno la commissione parlamentare FEMM ha deciso di mettere l’accento sull’emancipazione economica femminile. Cinque gli aspetti sui quali gli eurodeputati saranno chiamati a discutere: la presenza delle donne nella scienza, la tecnologia e l’ingegneria, la liberazione dalla violenza, l’approvazione di politiche attente alle questioni di genere, il giusto bilancio tra vita lavorativa e familiare e infine la questione del gap retributivo in linea con gli obiettivi di sviluppo delle Nazioni Unite.
Riunioni, workshop, premi e mostre
Il Parlamento ha in programma diversi eventi dedicati alla donna. L’8 e 9 marzo si terrà l’incontro tra gli eurodeputati e i loro colleghi provenienti dai Paesi Ue e da quelli vicini. Ad avviare i lavori della riunione interparlamentare saranno il Presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani, la Commissaria Ue alla giustizia, consumatori e parità di genere, Vera Jourova, Alia El-Yassir di UNwomen, l’attivista e consulente scientifico Vandana Shiva e Michaelle Jean, Segretario Generale dell’Organizzazione Internazionale per la francofonia. Alla riunione seguirà la cerimonia di premiazione del Premio europeo dedicato alle donne innovatrici.Alla cerimonia saranno presenti Carlo Moedas, Commissario Ue alla Ricerca, Scienza e Innovazione e la Vice Presidente del Parlamento Ue Mairead McGuinness.
Giovedì 9 marzo, invece, i lavori della riunione Interparlamentare proseguono con l’intervento dell’attivista yazida premio Sakharov 2016 Lamiya Aji Bashar.
Il 7 marzo il Parlamentarium ospiterà, invece, una mostra temporanea dal nome Eleven Women Facing War dedicata al fotografo e filmmaker Nick Danziger. Al centro del lavoro di Danziger il mondo nascosto delle donne vittime dei conflitti in ogni parte del mondo: dalla Colombia all’Afghanistan, passando per la Sierra Leone. La mostra in programma fino al 14 maggio è patrocinata dalla Croce Rossa Internazionale.
Nel corso della settimana sarà anche organizzato live Facebook con l'eurodeputato dei verdi Ernest Urtasun, relatore della risoluzione sulla parità tra uomo e donna in Europa nel 2014-2015.
Il 7 e 8 marzo il Parlamento organizza anche un seminario dedicato ai giornalisti. In programma gli interventi della Presidente della Commissione parlamentare FEMM, la fisica nucleare francese Hélène Langevin-Joliot (89), nipote di Marie Skłodowska-Curie e la donna d’affari Gina Miller, grazie al cui intervento il Governo Britannico è stato portato davanti alla Corte Costituzionale per la Brexit.
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