Conclusione dell'inchiesta sullo scandalo delle emissioni auto: controlli più chiari e rigorosi

La maggior parte degli Stati membri e la Commissione non hanno agito per impedire che le aziende automobilistiche truccassero i test di emissione, conclude la relazione finale della Commissione d’inchiesta sulla misurazione delle emissioni nel settore automobilistico (EMIS). Nel Dicembre 2015 i deputati hanno istituito una commissione d'inchiesta dopo che la Volkswagen ha ammesso la falsificazione dei test sulle auto diesel. Il Parlamento propone misure per evitare che ciò si ripeta .

Si pensa che Volkswagen e altri produttori abbiano usato un software chiamato “impianto di manipolazione”per truccare i test. Questo identificava quando una macchina veniva testata ed era in grado di limitare temporaneamente la potenza del motore e quindi la quantità di gas serra prodotto. Sulla strada la stessa auto inquinerebbe fino a 40 volte di più.

Le discrepanze tra le prestazioni reali su strada e i test in laboratorio erano ben note e l'utilizzo di “dispositivi di manipolazione” era già vietato prima dello scandalo, ma le autorità competenti, sia a livello nazionale che europeo, hanno ignorato la questione evitando di indagare il problema.

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