La Commissione europea ha presentato oggi i principi che guideranno il dialogo politico relativo all'Irlanda e all'Irlanda del Nord nei negoziati sulla Brexit.
Il documento odierno indica la necessità di continuare a tutelare e consolidare in ogni sua parte l'Accordo del Venerdì Santo dopo il ritiro del Regno Unito dall'Unione europea così come di continuare a riconoscere la zona di libero spostamento, che facilita l'interazione fra le persone in Irlanda e nel Regno Unito.
Fra gli aspetti fondamentali occorre garantire: che le istituzioni politiche congiunte sulle isole di Gran Bretagna e Irlanda, create con l'Accordo del Venerdì Santo, continuino ad operare; che la cooperazione (in particolare la cooperazione Nord-Sud fra Irlanda e Irlanda del Nord) sia tutelata in tutti i settori rilevanti; che sia tenuto in piena considerazione il diritto di nascita dei Nordirlandesi di identificarsi come Britannici o Irlandesi, o entrambi. La peculiare situazione dell'Irlanda nei negoziati sulla Brexit richiede una soluzione altrettanto peculiare.
Nella prima fase dei negoziati l'UE vuole raggiungere un'intesa comune con il Regno Unito sulle conseguenze del suo ritiro sull'Accordo del Venerdì Santo e sulla zona di libero spostamento. Una volta compiuti sufficienti passi avanti sui principi presentati nel documento odierno, le discussioni potranno poi vertere sulla seconda fase dei negoziati, volta a trovare soluzioni flessibili e creative per evitare l'insorgere di una frontiera fisica sull'isola di Irlanda. Queste soluzioni devono rispettare il corretto funzionamento del mercato interno e dell'unione doganale, così come l'integrità e l'efficacia dell'ordinamento giuridico dell'UE. Poiché la decisione di uscire dall'Unione è stata presa dal Regno Unito, ad esso spetta proporre soluzioni a riguardo.
Michel Barnier, capo negoziatore della Commissione europea, ha dichiarato: "Il documento pubblicato oggi sull'Irlanda e l'Irlanda del Nord è un testo conciso e completo, redatto in stretta cooperazione con il governo irlandese. Il nostro scopo è ridurre al minimo le conseguenze, per l'isola di Irlanda, della decisione britannica di uscire dall'UE. Tale decisione è stata presa dal Regno Unito: spetta quindi al Regno Unito presentare soluzioni per superare le difficoltà cui è esposta l'isola di Irlanda."