Un regolamento UE che mira a porre fine al finanziamento di gruppi armati e alle violazioni dei diritti umani collegate al commercio di minerali provenienti da zone di conflitto è stato approvato giovedì.
Questa normativa sui “minerali dei conflitti” obbliga tutti gli importatori europei di stagno, tungsteno, tantalio e oro, esclusi i più piccoli, a effettuare controlli per garantire che gli obblighi di responsabilità (due diligence in inglese) siano rispettati dai propri fornitori. I produttori più grandi dovranno anche indicare come intendono monitorare le loro fonti per assicurare il rispetto delle norme.
“Il nuovo regolamento ha la possibilità di cambiare le vite delle popolazioni in conflitto. In nostro sistema, tuttavia, funzionerà solo se applicato sul campo, se resta flessibile e se tutte le parti interessate continuano ad imparare e agiscono in modo responsabile” ha dichiarato il relatore Iuliu Winkler (PPE, RO).
“Non possiamo far finta di non vedere i danni che noi causiamo in altre parti del mondo. Queste norme hanno posto le basi per uno strumento in grado di spezzare il legame tra conflitti, abusi dei diritti umani e il consumo quotidiano di prodotti” ha aggiunto il presidente della commissione per il commercio internazionale, Bernd Lange (S&D, DE).
Il progetto di regolamento è stato approvato con 558 voti in favore, 17 contrari e 45 astensioni.